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Intervista

Le domande che devi farti prima di passare al digitale – Parte 2

Le domande che devi farti prima di passare al digitale – Parte 2

In questa seconda parte, Nigel risponde a delle domande su cosa ci si deve aspettare se si sta considerando l’idea di passare ad una fabbricazione centrale digitale (C-Fab).

La fabbricazione O&P sta cambiando. I professionisti e i proprietari delle aziende sono preoccupati sull’adozione della tecnologia digitale e su che impatto essa possa avere sui loro ruoli e sui risultati aziendali.

Scoprilo direttamente da un professionista come te che ha fatto il cambiamento in questa serie di tre articoli.
Nigel Freeman, CPO e Direttore presso la Momentum Health Technologies, condivide le se informazioni sulle domande che hai bisogno di farti prima di passare al digitale.

 

1. Come stanno cambiando le aziende O&P?

I Professionisti O&P sono chiamati sempre di più a rispondere dagli organismi paganti come il National Disability Insurance Scheme (NDIS) che richiede maggiore documentazione e pratiche evidence-based. Questo obbligo di rendere conto sta portando ad un cambiamento nei nostri processi e su come trascorriamo il nostro tempo. Quando possiamo dimostrare i nostri risultati, migliora anche il modo in cui veniamo visti dagli altri professionisti del settore sanitario, il che significa che si hanno più fiducia nel rivolgersi a noi. Dato che molte altre professioni mediche stanno incorporando la tecnologia nei loro processi, le opzioni del digitale sono quasi attese dai pazienti.

 

2. In quale modo utilizzare una C-Fab digitale potrebbe aiutarmi nell’avere successo attraverso questi cambiamenti?

Le cliniche hanno la possibilità di consegnare un dispositivo in modo molto più efficiente con una C-Fab digitale. Con questi cambiamenti implementati dal NDIS, abbiamo necessità di passare più tempo con i nostri pazienti – valutando, provando e registrando risultati oggettivi, il che lascia meno tempo disponibile per la fabbricazione. Se il CAD/CAM fa risparmiare il tempo da passare nella stanza dei gessi e nel laboratorio fab, ciò significa che si ha più tempo per i consulti con i clienti, per la commercializzazione dell’azienda e per gestire le richieste di rendicontazione dell’NDIS.

 

3. Quali sono le sfide che dovrei aspettarmi se facessi il passaggio al C-Fab digitale?

La più grande sfida per noi era cambiare. E’ stato necessario un cambiamento mentale da parte nostra per poter passare dal lavoro con le mani a quello con il mouse. E’ stato anche un cambiamento nei metodi utilizzati per la fabbricazione. Chiunque stia iniziando un nuovo processo di qualunque tipo aspettandosi di farlo in modo perfetto già dalla prima volta ha delle aspettative non realistiche. Per il personale clinico che ha utilizzato il metodo del gesso per 5-10-15-20 anni, adattarsi ad un nuovo processo richiederà tempo; ma ci vorranno mesi piuttosto che anni. La scelta del fornitore C-Fab richiede tempo per discutere sui propri bisogni e su come il partner di fabbricazione può supportare la propria azienda nell’adattamento al proprio modello di assistenza. L’esperienza ed il supporto con le tecniche digitali garantirà una riduzione delle problematiche.

 

4. C’è un caso in cui NON dovrei considerare di utilizzare un C-Fab digitale?

Questa sì che è una domanda difficile. Ci possono essere dei casi specifici in cui non è adatto, come ad esempio le aziende che hanno già un laboratorio tecnico completo ed il relativo personale. Altrimenti, che la tua azienda sia piccola o grande, il C-Fab digitale da flessibilità. Le cliniche di ogni dimensione possono avere vantaggi dalla scelta di potenziare la propria fabbricazione interna quando si affrontano dei periodi di grande richiesta o durante l’assenza dei tecnici, quando sono malati o non in sede.

 

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